Riso Arborio:
L’Arborio è un riso superfino, cultivar della sottospecie japonica, che insieme alla indaca e alla javanica,
costituisce la specie Oryza sativa, la pianta asiatica del riso.
HA UNA BUONA CAPACITÀ DI ASSORBIRE LIQUIDO E CONDIMENTO, IL CHE LO RENDE ADATTO AI RISOTTI
Originario del Piemonte, il suo nome deriva dalla omonima località, in provincia di Vercelli,
dove è stato scoperto per derivazione dalla pianta del Vialone e per la prima volta selezionato a partire dal 1946;
mentre è oggi coltivato anche nel pavese, nel ferrarese e nel Polesine.
Questa varietà di riso ha chicchi molto grandi (circa 7 x 3,4 millimetri), con un nucleo ricco di amido
che rimane perfettamente al dente, mentre la superficie tende a sfarinarsi;
ha inoltre una buona capacità di assorbire liquido e condimento.
Queste caratteristiche lo rendono ideale per la preparazione e la mantecatura dei risotti e, in generale,
adatto ai risi asciutti.
Bisogna però fare attenzione a non scuocerlo perché, tra i superfini, è quello con la più bassa tenuta di
cottura e il passaggio da crudo a troppo cotto avviene con particolare rapidità.
Il consiglio perciò è quello di lasciarlo sempre leggermente al dente.